La più inquietante iniziativa UE finora? Liste di proscrizione di ‘’Propaganda Russa’’ su direzione di Soros

La Russia è il capro espiatorio preferito dell’establishment occidentale quando si tratta dei propri fallimenti. Dopo gli shock Brexit e Trump, l’elite globalista ha regolarmente cercato un nesso tra il malcontento nei propri paesi e la ‘’disinformazione russa’’ o ‘’gli hacker’’ o ‘’i troll’’, invece di rivedere le proprie politiche. Negli USA tutto ciò ha preso la forma di una caccia alle streghe contro l’amministrazione Trump mentre nell’Unione Europea ha preso la forma di una lista di proscrizione di tutti i media che non sono entusiasti dell’idea di un conflitto con il vicino orientale. In base all’idea di ‘’contrastare la disinformazione proveniente dalla Russia’’, l’External Action dell’UE (EUAS) ha creato la ‘’Disinformation Review’’ con aggiornamenti settimanali delle ‘’notizie false’’ e dei siti che le riportano.

L’EUAS ha di fatto etichettato ricercatori e giornalisti come fraudolenti, antipatriottici e disonesti senza notifiche. C’è una piccola nota sulla pagina principale in cui si dice che ‘’la disinformation review non rappresenta una posizione ufficiale dell’UE’’. Tuttavia è stata creata per iniziativa del Consiglio Europeo, è parte del ‘’servizio diplomatico UE’’, quindi finanziato dalla stessa, ne una i simboli e gli indirizzi istituzionali. È parte dell’UE ma non una posizione ufficiale? Suona come una scusa disonesta per evitare critiche. Continue reading